Partita Iva per Youtuber: Obblighi e Step per Aprirla – F2D

Aprire una Partita Iva come Youtuber

Youtube è uno dei social media più utilizzati in Italia. La piattaforma, infatti, ospita un numero enorme di contenuti, capaci di venire incontro a ogni preferenza: dai filmati pensati per i più piccoli ai canali dedicati all’approfondimento giornalistico. Ma non è solo un mezzo per divertirsi e informarsi: per molti è anche uno strumento per guadagnare.

Infatti Google, il proprietario della piattaforma, offre una remunerazione in base alle entrate pubblicitarie che i video generano. Ciò dipende da diversi fattori, come il tipo di contenuto, il tasso di engagement e, naturalmente, il numero di visualizzazioni.

Ciò non significa che si possa facilmente vivere solo di questo: una recente ricerca ha stimato che per raggiungere un reddito medio annuo pari a circa 21mila euro occorre ottenere 6 milioni di view l’anno. Tuttavia è possibile comunque integrare i propri guadagni in maniera rilevante girando alcuni video. Inoltre, sono tanti i casi di professionisti con ottimi numeri che hanno conquistato la fama anche su altri canali, come la “vecchia” televisione.

 

Aprire la partita Iva: missione possibile

Aprire la partita iva come youtuber è richiesto a chi svolge la professione in maniera regolare e continuativa.

L’operazione è relativamente semplice. “Il primo passo da compiere per aprire la partita iva come youtuber è inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di inizio attività – scegliendo tra gli appositi moduli quello adatto alla propria posizione – così da ricevere il numero di partita Iva. Ovviamente, in caso di dubbi è sempre meglio chiedere il supporto di un esperto.

Un aspetto delicato riguardante l’apertura della partita iva come youtuber è quello relativo alla scelta del codice Ateco, che deve essere il più possibile in linea con la propria professione. Essendo un profilo molto recente, non esiste ancora una categoria riservata ad esso riservata. Secondo alcuni specialisti, poiché questa figura guadagna attraverso inserzioni e sponsorizzazioni, si può adottare per esempio il codice “73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” oppure il codice 74.20.19 Altre attività di riprese fotografiche (produzione di servizi fotografici per fini commerciali e amatoriali: ritratti fotografici quali foto formato tessera, foto scolastiche, servizi per matrimoni eccetera, foto pubblicitarie, per pubblicazioni, per servizi di moda, a scopo di promozione immobiliare o turistica, videoregistrazione di eventi: matrimoni, meeting…)

Altri aspetti da considerare nel dettaglio quando si tratta di aprire una partita iva per youtuber sono la distinzione tra libera professione e ditta individuale, in base alle modalità di incasso dei corrispettivi, e la scelta del regime contabile.

 

In quest’ultimo caso, sono a disposizione due opzioni:

  • Regime forfettario: si tratta di un sistema agevolato, vantaggioso soprattutto dal punto di vista fiscale. L’imposta sostitutiva è fissata al 15 per cento, ulteriormente ridotta al 5 per cento nei primi cinque anni di attività. I ricavi, però, non devono superare una certa soglia e devono essere rispettate altre condizioni;
  • Regime ordinario: in questo caso la tassazione Irpef si basa sugli scaglioni di reddito.

 

Infine, per aprire una partita iva come youtuber occorre iscriversi alla Cassa separata dell’Inps, per versare i propri contributi previdenziali.

 

Perché affidarsi a noi

Oltre un certo livello lo youtuber diventa un vero e proprio professionista, con tutti gli obblighi degli altri lavoratori dotati di partita Iva. Si tratta dunque di un impegno importante, che non va assolutamente sottovalutato a livello burocratico e fiscale.

Per evitare di compiere errori e concentrasi al meglio sulla propria attività è allora fondamentale fare riferimento agli esperti di F2D, in grado di offrire la risposta più adatta alle proprie specifiche esigenze.

Per conoscere più nel dettaglio l’offerta, basta richiedere un appuntamento online sulla base delle proprie necessità.

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