Intrastat: una “mini-guida” per gestire con semplicità le operazioni intracomunitarie

Quante volte sfogliamo le pagine di un giornale o accendiamo quella scatola luminosa chiamata televisione e sentiamo parlare di “Intrastat” o “operazioni intracomunitarie”? Sembrano concetti difficili, ma leggendo questo breve memorandum siamo certi che ti sarà tutto più chiaro!

Iniziamo con una domanda chiave: che cos’è l’Intrastat?

L’elenco Intrastat è un adempimento che consente all’Agenzia delle Dogane e all’Agenzia delle Entrate di monitorare le operazioni commerciali tra i soggetti intracomunitari titolari di partita IVA.

A chi si rivolge questo adempimento?

Sono tenuti a presentare gli elenchi Intrastat tutti i soggetti (con partita iva) che effettuano operazioni con soggetti (anch’essi titolari di partita IVA) appartenenti ad altri Stati dell’Unione Europea.

L’Intrastat deve essere presentato, oltre che dai soggetti passivi iva (imprenditori, professionisti, imprese), anche dagli enti non commerciali che sono identificati ai fini iva, se hanno effettuato acquisti intracomunitari per un importo superiore a 10.000 euro annui oppure hanno optato per l’applicazione dell’iva in Italia.

L’obbligo di presentazione riguarda anche i contribuenti aderenti al “regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità” (il c.d. “regime dei minimi”) e ai soggetti che operano nel Regime Forfettario.

Dalla teoria passiamo alla pratica: riassumiamo qui sotto alcune nozioni fondamentali per la corretta compilazione dell’Intrastat.

Negli elenchi devono essere comunicate le seguenti operazioni:

  • le vendite intracomunitarie di beni e servizi;
  • gli acquisti intracomunitari di beni e servizi;

Per quanto riguarda i servizi, non devono essere incluse negli elenchi Intrastat le operazioni di cui agli articoli 7-quater, 7-quinquies, 7-sexies e 7-septies. Ne sono esempio i servizi relativi agli immobili, trasporto di passeggeri, ristorazione e catering, servizi relativi ad attività culturali ecc.

Per quanto riguarda i beni, sono esclusi dall’obbligo i beni indicati nella tabella riportata nelle istruzioni di compilazione dei modelli Intrastat. Ne sono esempio i beni che veicolano informazioni (come dischetti, nastri informatici), materiale pubblicitario ecc.

Ai sensi dell’art. 5 comma 1 del DM del 22/02/2010, negli Elenchi Intrastat devono essere inserite le sole operazioni registrate (o comunque soggette a registrazione contabile) nel periodo di riferimento (mensile o trimestrale). 

Tuttavia, in seguito ad alcune novità introdotte nel 2018, è stata prevista un’eccezione per la compilazione degli elenchi relativi agli acquisti intracomunitari di beni, per i quali occorre fare riferimento alla data in cui i beni arrivano nel territorio italiano: restano pertanto esclusi tutti gli acquisti di beni che non entrano fisicamente in Italia.

Ora che hai appreso le informazioni basilari, procediamo con un approfondimento sulla composizione dell’Intrastat.

Il Modello Intrastat si suddivide principalmente nelle seguenti parti:

INTRA-1: relativo alle vendite; in questa sezione si trova il Frontespizio (per l’indicazione dei dati del soggetto che presenta la comunicazione) e i vari campi in cui indicare:

  • le cessioni di beni (INTRA-1 bis), 
  • le rettifiche alle cessioni di beni (INTRA-1 ter), 
  • i servizi resi (INTRA-1 quater),
  • le rettifiche ai servizi resi (INTRA-1 quinquies).

INTRA-2: relativo agli acquisti; in questa sezione si trova il Frontespizio (per l’indicazione dei dati del soggetto che presenta la comunicazione) e i vari campi in cui indicare:

  • gli acquisti di beni (INTRA-2 bis),
  • le rettifiche agli acquisti di beni (INTRA-2 ter),
  • i servizi ricevuti (INTRA-2 quater) 
  • le rettifiche ai servizi ricevuti (INTRA-2 quinquies).

Bisogna però fare attenzione quando parliamo di periodicità e limiti di presentazione: infatti questi differiscono a seconda che si tratti di vendite (INTRA-1) o di acquisti (INTRA-2).

Eccoti qui un semplice riepilogo:

I modelli INTRA-1 (ossia le vendite) sono presentati con periodicità:

  • trimestrale, per i soggetti passivi che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti un ammontare totale trimestrale di cessioni intracomunitarie di beni o di prestazioni di servizi verso soggetti comunitari non superiore a 50.000,00 euro;
  • mensile, in tutti gli altri casi.

I modelli INTRA-2 bis (ossia gli acquisti di beni) sono presentati con periodicità:

  • mensile, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti, un ammontare trimestrale di acquisti intracomunitari di beni uguale o superiore a 200.000,00 euro. Al di sotto di tale soglia, la presentazione del modello è facoltativa (ovvero possibilità di presentazione ai soli fini statistici).

I modelli INTRA-2 quater (ossia gli acquisti di servizi) devono essere presentati con periodicità:

  • mensile, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti, un ammontare trimestrale di acquisti intracomunitari di beni uguale o superiore a 100.000,00 euro. Anche in questo caso, al di sotto della soglia individuata, la presentazione del modello è facoltativa (ovvero possibilità di presentazione ai soli fini statistici).

Ovviamente è necessario verificare il superamento delle soglie sopra riportate per gestire correttamente un eventuale cambio nella periodicità della presentazione.

In assenza di operazioni attive e passive nel mese o nel trimestre di riferimento, il modello Intrastat non deve essere presentato.

 

E, come ricorda il proverbio, “sbaglia anche il prete a dir Messa”: è facile insomma incorrere in errori o omissioni…Ma come dobbiamo comportarci se capitano proprio a noi?

In linea generale, laddove si siano verificati errori o omissioni, si può procedere alla relativa correzione anche in via immediata, senza dover necessariamente attendere la scadenza relativa al periodo successivo.

La tardiva o omessa presentazione dei modelli Intrastat può essere regolarizzata tramite lo strumento del ravvedimento operoso, in relazione al tempo intercorso tra la violazione e la relativa regolarizzazione.

 

Last but not least, parliamo di modalità e termini di presentazione: i modelli Intrastat sono presentati entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento (mensile o trimestrale).

Se il termine cade di sabato o di giorno festivo è prorogato al primo giorno lavorativo successivo.

Gli elenchi sono presentati in modalità telematica.

Speriamo che questo articolo ti permetta di avere un po’ più chiaro di che cosa si parla quando si nominano i modelli intrastat (adempimenti obbligatori da presentare se hai rapporti con soggetti di altri stati dell’Unione Europea). Pensi che avere un aiuto esperto al tuo fianco possa semplificarti la vita? Lo pensiamo anche noi, vieni a scoprire come. Ti aspettiamo!

Comments are closed.

F2D REGALA AI NUOVI CLIENTI l'assistenza ai dispositivi digitali

F2D REGALA AI NUOVI CLIENTI l'assistenza ai dispositivi digitali